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Rhetorica Biblica Et Semitica Ser.: Se il Chicco Di Grano Caduto in Terra Non Muore... (Gv 11-12) by Oniszczuk J. (2018, Trade Paperback)

About this product

Product Identifiers

PublisherPeeters Publishers & Booksellers
ISBN-109042936452
ISBN-139789042936454
eBay Product ID (ePID)19038412227

Product Key Features

Number of Pages241 Pages
Publication NameSe Il Chicco Di Grano Caduto in Terra Non Muore... (GV 11-12)
LanguageItalian
Publication Year2018
SubjectBiblical Studies / General
TypeTextbook
Subject AreaReligion
AuthorOniszczuk J.
SeriesRhetorica Biblica Et Semitica Ser.
FormatTrade Paperback

Dimensions

Item Weight6.9 Oz

Additional Product Features

Intended AudienceCollege Audience
LCCN2018-419782
Dewey Edition23
Series Volume Number15
Dewey Decimal226.5
SynopsisIl titolo di questo studio, dedicato ai due capitoli centrali del quarto vangelo, riporta un frammento della citazione di Gv 12,24: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore ..." (Gv 11-12). La citazione e ben conosciuta e il lettore, familiarizzato con i vangeli, certamente sa completarla: Amen, amen vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto (Gv 12,24). Il testo giovanneo e seguito poi da un altro detto simile: Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo la conservera per la vita eterna (Gv 12,25). Le due massime ...] facilmente offrono un prezioso nutrimento alla meditazione non solo sul mistero della morte salvifica di Ges-, ma anche sul mistero di ogni vita e morte umana (p. 7). I due cap. 11-12 ...] acquistano una notevole rilevanza nella composizione globale del vangelo. Infatti, sembra ragionevole ipotizzare che i due capitoli costituiscano la sezione centrale del vangelo di Giovanni (p. 15). Umanamente sembra del tutto ragionevole pensare che il dolore provocato dalla morte di suo fratello Lazzaro] abbia tanto gravato su Marta da farle fissare gli occhi sulla tomba. Avere fede in Dio non significa infatti non vedere e non sentire pesantemente le conseguenze della morte. ...] L'atteggiamento di Ges-, nel suo alzare gli occhi in alto, diventa un modello per chi rimane tuttora immerso nella sofferenza. Mostra che e necessario cercare di levare la pietra del proprio dolore (p. 80)., Il titolo di questo studio, dedicato ai due capitoli centrali del quarto vangelo, riporta un frammento della citazione di Gv 12,24: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore ..." (Gv 11-12) . La citazione e ben conosciuta e il lettore, familiarizzato con i vangeli, certamente sa completarla: Amen, amen vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto (Gv 12,24). Il testo giovanneo e seguito poi da un altro detto simile: Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo la conservera per la vita eterna (Gv 12,25). Le due massime [...] facilmente offrono un prezioso nutrimento alla meditazione non solo sul mistero della morte salvifica di Ges-, ma anche sul mistero di ogni vita e morte umana (p. 7). I due cap. 11-12 [...] acquistano una notevole rilevanza nella composizione globale del vangelo. Infatti, sembra ragionevole ipotizzare che i due capitoli costituiscano la sezione centrale del vangelo di Giovanni (p. 15). Umanamente sembra del tutto ragionevole pensare che il dolore provocato dalla morte di suo fratello [Lazzaro] abbia tanto gravato su Marta da farle fissare gli occhi sulla tomba. Avere fede in Dio non significa infatti non vedere e non sentire pesantemente le conseguenze della morte. [...] L'atteggiamento di Ges-, nel suo alzare gli occhi in alto , diventa un modello per chi rimane tuttora immerso nella sofferenza. Mostra che e necessario cercare di levare la pietra del proprio dolore (p. 80)., Il titolo di questo studio, dedicato ai due capitoli centrali del quarto vangelo, riporta un frammento della citazione di Gv 12,24: «"Se il chicco di grano caduto in terra non muore ..." (Gv 11-12)». La citazione è ben conosciuta e il lettore, familiarizzato con i vangeli, certamente sa completarla: «Amen, amen vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto» (Gv 12,24). Il testo giovanneo è seguito poi da un altro detto simile: «Chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,25). Le due massime [...] facilmente offrono un prezioso nutrimento alla meditazione non solo sul mistero della morte salvifica di Gesù, ma anche sul mistero di ogni vita e morte umana (p. 7). I due cap. 11-12 [...] acquistano una notevole rilevanza nella composizione globale del vangelo. Infatti, sembra ragionevole ipotizzare che i due capitoli costituiscano la sezione centrale del vangelo di Giovanni (p. 15). Umanamente sembra del tutto ragionevole pensare che il dolore provocato dalla morte di suo fratello [Lazzaro] abbia tanto gravato su Marta da farle fissare gli occhi sulla tomba. Avere fede in Dio non significa infatti non vedere e non sentire pesantemente le conseguenze della morte. [...] L'atteggiamento di Gesù, nel suo «alzare gli occhi in alto», diventa un modello per chi rimane tuttora immerso nella sofferenza. Mostra che è necessario cercare di «levare la pietra» del proprio dolore (p. 80).
LC Classification NumberMLCM 2025/40266 (B)